La dislessia e le lingue straniere: imparare l’inglese
di D. Chiumento e A. Rocco
Qualche settimana fa abbiamo parlato della dislessia nei bambini e nei ragazzi, accennando anche alle difficoltà che possono incontrare nell’apprendimento della lingua inglese. In quell’articolo spiegavamo che nel percorso di W LA DISLESSIA! spesso ci occupiamo dell’apprendimento delle lingue straniere in bambini e ragazzi con dislessia. L'inglese, infatti, rispetto all'italiano, presenta qualche complicazione in più: le parole sono molto diverse da quelle dell’italiano, le lettere hanno combinazioni diverse e ci sono lettere che nell’alfabeto italiano non esistono. In questo articolo di blog vogliamo approfondire proprio di questo tema, proponendo consigli che nel nostro caso si sono rivelati vincenti.
S.O.S. tempi verbali!
Per rendere i tempi verbali dell’inglese più comprensibili e “divertenti” da imparare per i ragazzi, può essere utile creare con loro una linea del tempo dove collocare il presente, il passato e il futuro dei diversi verbi. Nella linea del tempo potremo inserire anche qualche frase o immagine, perché è importante che l’utilizzo del verbo venga associato a un contesto o faccia riferimento ad un’immagine che ne faciliti il ricordo. Di solito associamo ad ogni tempo verbale anche un colore così, ogni volta che quel tempo viene utilizzato in altre frasi, in altri ambiti o con usi particolari (ad esempio il present simple, utilizzato sia come presente che come futuro), il colore facilita il richiamo di quella struttura verbale.
Esempio di linea del tempo con verbi a confronto divisi per colore, con esempi e brevi spiegazioni.
Come affrontare i tanto temuti verbi irregolari?
I verbi irregolari non devono essere studiati tutti assieme ma un po’ alla volta. Consigliamo di imparare i paradigmi di 2-3 verbi alla volta, non di più. Naturalmente ogni ragazzo deve trovare la strategia più adatta. Per esempio, si possono dividere i verbi in base al suono (es.: bet, bet, bet, "scommettere"; let, let, let, "lasciare"), al modo in cui si declinano (es.: ring, rang, rung, "suonare"; sing, sang, sung, "cantare") o al significato (es.: eat, ate, eaten, "mangiare"; drink, drank, drunk, "bere"), ecc.
Sicuramente, come per i tempi verbali, è molto utile studiare i verbi irregolari inserendoli all’interno di un contesto o di una frase. Se non contestualizziamo le informazioni, le impariamo a memoria e, quindi, rischiamo che dopo un breve tempo l’informazione vada persa.
Ma allora cosa si deve fare?
È fondamentale separare ciò che è scuola da ciò che è inglese. È importante fare esperienza della lingua in modo positivo, così da poterla conoscere in prima persona partendo da quello che ci piace, ricordando che è una lingua parlata e viva, che la si può utilizzare in tutto il mondo con moltissime persone e solo in secondo luogo ricordare che è una materia scolastica. Allora, con calma, anche studiarne la grammatica avrà un senso e sembrerà più comprensibile.
Vi invitiamo, inoltre, a sfruttare sempre la fantasia e le emozioni, che sono fondamentali per ricordare! Per esempio, una volta, con un ragazzo che è un rubacuori, abbiamo cercato di mettere insieme i verbi che gli erano più difficili da imparare e abbiamo creato una love story per memorizzarli. Il risultato è stato eccezionale!
dottoressa in Scienze del Linguaggio e tutor lingue straniere presso “W LA DISLESSIA”
Alessandro Rocco
Co-fondatore di “W LA DISLESSIA”
VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) di questo articolo a cura di Elena P., interprete italiano - LIS: